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Partita Tamai – Union Quinto

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 28 gennaio ’10

Tamai – Union Quinto 1- 0

GOL: pt 16’ Zambon.

TAMAI: Esposito 6.5, Giacomini 6, Zuliani 6.5, Salgher 6 (st 36’ Albanese s.v.), Visalli 6, Zanette 6, Paolini 6.5, Giglio 6 (st 6’ Dal Cin 6), Zanetti 6 (st 13’ Quell’Erba 6), Zambon 7, Spetic 6. All. Birtig.

UNION QUINTO: Visentin 6, Franceschetto 6, Bortolozzo 6, Smanio 6 (st 30’ Sartoretto s.v.), Lanzara 6.5, Flagiello 5.5 (st 1’ Nicoletti 5.5), Rossi 5.5, Bandiera 7, Vianello 6, Zanardo 6, Brunello 5.5 (st 1’ Conte 6.5). All. Tomei.

ARBITRO: Molinaroli di Verona 6.

NOTE: spettatori 150. Ammoniti Visalli, Giacomini, Franceschetto, Bortolozzo e Smanio. Espulso Tomei (81’) per presunte proteste. Angoli 8-3.

 

Tamai, quando il discepolo batte il maestro

Ci pensa il Tamai, a regalare un sorriso al calcio friulano. Con il sudore e la grinta, le Furie Rosse (in bianco per cavalleria) guidate dal discepolo Gian Luca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto di Ermanno Tomei, l’illustre maestro. I trevigiani si arenano dopo una dirompente cavalcata di 7 risultati utili consecutivi e s’inchinano di fronte alla magia risolutrice di uno Zambon in giornata di grazia. I padroni di casa vedono ora riavvicinarsi l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo tra se ed il primo posto fuori dai playoff, occupato ora proprio dagli uomini di Tomei. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio. A partire bene sono le Furie, con un quarto d’ora fatto di pressing e intensità. L’Union ha il fiatone e dopo aver “rischiato” di segnare con Bandiera (il migliore degli ospiti), capitola di fronte alla magia di Zambon. Il numero 10 approfitta in modo spettacolare del solito assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che s’insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’, la partita sembra aver trovato il padrone. Nella ripresa Tomei cambia però volto e vocazione ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei (poi allontanato dal campo), che un po’ speciale è sempre stato, indovina la mossa. In una lunga successione di palle-gol tentano la fortuna Bandiera (destro debole da ottima posizione), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata ben agguantata da Esposito) e Conte (rasoiata a fil di palo). Allo scadere capitan Paolini salva sulla linea e anche l’ultimo tentativo di Lanzara è sventato. Il Tamai può esultare: ha vinto un’autentica battaglia.

Il cuore a volte non basta. Con il sudore e la grinta, qualità meno nobili ma altrettanto efficaci, le furie rosse (in bianco, per cavalleria) dell’allievo Gianluca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto del maestro Ermanno Tomei. I trevigiani rallentano la dirompente cavalcata, fatta di sette risultati utili consecutivi, e si inchinano a una magia risolutrice di Zambon in giornata di grazia. Il Tamai rimette nel mirino l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo con i più temibili pretendenti ai playoff: proprio l’Union Quinto. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio, spezzato da un episodio. Una magia di Zambon. A partire bene sono le “furie”, autrici di un primo quarto d’ora di pressing. L’Union Quinto ha il fiatone e dopo aver rischiato di segnare con Bandiera (il migliore), capitola su una perla di Zambon. Il fantasista del Tamai approfitta in modo spettacolare di un assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che si insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’ e la partita sembra aver trovato un padrone.
Nella ripresa Tomei cambia però volto ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei, che speciale lo è sempre stato, indovina la mossa. La ripresa è un monologo degli ospiti che inanellano palle-gol con Bandiera (destro debole), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata debole) e Conte (rasoiata a fil di palo). Paolo Zanardo ci prova con un guizzo di classe, ma Esposito non si fa sorprendere. Quinto mette alle corde il Tamai per 30 minuti. Le furie sembrano dover crollare da un momento all’altro, ma la porta di Esposito è stregata. La conferma al ’92: gli uomini di Tomei (già espulso per una protesta che poi si scoprirà essere uno scherzo tra lui e gli ex pupilli) usufruiscono del loro terzo ed ultimo corner. La sfera giunge a Capitan Lanzara che si inventa un’incredibile sforbiciata: palla diretta all’angolo ma strepitosamente salvata da Paolini, appostato sulla linea. Vince il capitano del Tamai, vincono le furie di Birtig. L’Union quinto lascia la vicina Provincia di Pordenone con l’amaro in bocca ed un posto ceduto al Venezia in chiave playoff, ma pieno di ottime indicazioni sul futuro del gruppo. La reazione al gol di Zambon è stata veemente e la prova di forza fornita nella ripresa può spaventare qualsiasi di Serie D. Se solo Vianello fosse stato in giornata, la musica sarebbe stata diversa.

 

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Partita Città di Concordia – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 25 gennaio ’10

Città di Concordia-Tamai 0-0

CONCORDIA: Pagotto 6.5, Bianco 6 (st 19′ Pavan 6), Rosolen 6, Marson 6, Villotta 6, Rao 6, Capalbo 6.5, Ecwalla 6.5, Monti 6, Boldarin 6, Varutti 6 (st 43′ Cibin, sv).
Allenatore Andreetta.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6, Salgher 6, Talazzo 6, Zanette 7, Paolini 6, Nonis 6 (st 43′ Candotti sv), Quellerba 7, Zambon 6 (st 33′ Albanese sv), Dal Cin 6.
Allenatore Birtig.

ARBITRO: Camelo di Roma 6.

NOTE: st 30′ espulso Talazzo per doppia ammonizione. Ammoniti Villotta, Rao, Ecwalla, Nonis e Albanese.

 

Dopo la vittoria in extremis nel derby casalingo con la Sanvitese, il Tamai torna dalla terra veneta con un punto frutto di reti inviolate. Quanto basta per mantenere l’ultimo posto del podio, anche se adesso deve guardarsi dal ritorno dello Jesolo vittorioso nella sortita in quel di Belluno. Tra le due squadre c’è un solo punto di distacco.
Per quanto riguarda più dettagliatamente il confronto con il Concordia di mister Andreetta, le “Furie Rosse” di Gianluca Birtig hanno sicuramente avuto maggiori occasioni per violare la rete difesa da Pagotto. La scarsa mira degli avanti e la bravura dell’estremo hanno però inciso in maniera determinante. Non è sicuramente stata una sfida da incorniciare, gara comunque agonisticamente tirata su un campo insidioso per il fondo ghiacciato. Da aggiungere poi, che il Tamai è stato costretto a giocare in inferiorità numerica per l’ultimo quarto d’ora. Complice l’espulsione per un affrettato secondo giallo sventolato a Talazzo, il difensore centrale. Parte bene il Tamai che già al 2′ vede Quellerba innescare il contropiede, traversone per Salgher la cui conclusione viene respinta dall’attento Pagotto. Al 14′ è l’ex Sacilese Monti a mettere i brividi a Esposito. Passata la paura le “Furie” si fanno intrapendenti con Quellerba, Zambon e Dal Cin in rapida successione: dal 15′ al 20′, ma la porta concordiense rimane intatta. Al 27′ Capalbo (giovane classe 1990 appena passato sempre via Sacilese) scodella per Pavan che spedisce fuori misura. Al 37′ è ancora Capalbo a farsi vedere con un preciso cross per Monti: colpo di testa impreciso. Nella ripresa la musica non cambia. Al 16′ Nonis colpisce la traversa, al 22′ Zambon centra il palo esterno. Monti, al 24′, si fa murare da Zanetti e al 28′ Pagotto salva di piede su conclusione di Zambon. Al 30′ Furie Rosse in 10 per l’espulsione di Talazzo. Il Concordia cerca di approfittarne, ma Esposito e i suoi non corrono grossi pericoli portando a casa un pareggio sostanzialmente equo.

Al termine della combattuta sfida, Gianluca Birtig – tecnico del Tamai – non ha dubbi: «È stata una partita che potevamo vincere, almeno come numero di occasioni create». Ma subito dopo aggiunge: «Alla fine il pareggio ci sta bene, perchè abbiamo giocato gli ultimi 15 minuti in inferiorità numerica per l’espulsione di Talazzo, il difensore centrale. Un rosso affrettato, ma l’arbitro non ha sicuramente inciso sul risultato. Bisogna riconoscergli il merito di aver usato lo stesso metro di giudizio».

 

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Partita Tamai-Sanvitese

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 18 gennaio ’10

Tamai-Sanvitese 2-1

GOL: pt 34’ Salgher; st 2’ Nadarevic, 44’ Zanetti (rig.).

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6, Albanese 6.5, Visalli 7, Talazzo 6, Salgher 6.5 (st 7’ Paolini 6), Giglio 6 (st 29’ Costa s.v.), Quellerba 6 (st 17’ Zanetti 6), Zambon 6.5, Spetic 6. All. Birtig.

SANVITESE: Zanier 7, Romanin 6 (st 46’ Pagliara s.v.), Rossi 6, Michieli 6, Pavan 6, Bartoli 6.5, Cacurio 7, Mboup 6.5, Cattelan 5.5 (st 39’ Garlatti s.v.), Campagnolo 6.5, Nadarevic 6.5 (st 26’ Smarra s.v.). All. Tortolo.

ARBITRO: Ricciardella di Verbania 6.5.
NOTE: ammoniti Visalli, Zambon, Spetic, Mboup e Cattelan. Espulso Mboup al 70’ per doppia ammonizione. Spettatori 350.

Gli avversari per la Sanvitese sono come cipolle, che sbuccia con le sue stesse mani: poi la fanno piangere. Al Tamai (che ha certo maggior valore nel potenziale) la squadra di Tortolo fa vedere come parte bene, ma dopo piglia gol. Ripone in parità il risultato appena rientranti dagli spogliatoi, però successivamente si procura un’espulsione ingenua (Mboup). Riesce a rendersi ancora pericolosa, ma nel finale commette un fallo da rigore che costa la partita. I 15 punti di differenza non si vedono per lunghi tratti, però dopo si dilatano a 18. Perché il Tamai tiene la corsa delle battistrada, perché il terzo posto gli sta comodo e giusto, perché quel che non riesce a produrre da solo lo racimola sugli errori altrui. Per spezzare l’equilibrio anche questo legittimamente serve. Partita subito vivace, Campagnolo detta gli assist, Cacurio viene a galla in velocità, Visalli si fa superare solo la prima volta, Nadarevic colpisce fin che ne ha, Albanese tenta pure il gol. Quello che arriva al 34’ da Salgher, dopo che ci era andata più vicina la Sanvitese. Comodo il suo appoggio, sulla palla che Quell’Erba aveva messo in mezzo per Zambon. Il pareggio è la prima cosa bella del secondo tempo, discontinua per la Sanvitese. Nadarevic sfrutta a pieno il pallone che Giglio serve malamente fuori area, di cui Cacurio è divenuto il nuovo gestore e rifinitore. 1’ dopo Salgher trova la traversa da sinistra a negargli il nuovo vantaggio. La Sanvitese insiste (Cacurio, Mboup e Campagnolo), Mboup persiste ed è un peccato non veniale la sua espulsione per doppio giallo con falli nella prima metà della ripresa. Zanier è sempre più attento, sparge sicurezza con interventi fra i pali e uscite plurime. Visalli, Zambon e Talazzo ci provano di testa, Albanese di piede (mano del portiere e traversa), Zambon ancora incrociando. Quando manca 1’ al 90’, capitan Rossi contrasta pesantemente sul piede di Visalli in area: rigore. Dal dischetto Zanetti ritrova la via del gol, spiazzando il portiere nell’angolino alto alla sua sinistra. Derby biancorosso, ma di casa.

TAMAI – Gianni Tortolo si dimena nel corridoio fuori dallo stanzone, ma non esce subito. Gian Luca Birtig si concede prima. «Sono contento – dice l’allenatore del Tamai –, anche se fino all’espulsione la partita è rimasta aperta. Loro sono temibili nelle ripartenze». Rivediamo subito il pareggio, allora? «Nell’intervallo avevo predicato di non fare retropassaggi o scambi in orizzontale a metà campo. Tempo 2’ e sono stato contraddetto. Il pareggio era comunque giusto, finché non siamo rimasti uno in più». E dopo? «Loro sono arretrati, noi abbiamo dato più spinta e concretizzato. Sottolineo però il grande valore di questa Sanvitese e tutto il lavoro che sta facendo Tortolo». Dal quale torniamo dopo la (sua) doccia. «C’è amarezza, sicuramente – sostiene anche con rabbia il tecnico della Sanvitese -. Abbiamo offerto una buona prestazione, fino al loro primo gol avevamo fatto noi la partita. Chiaro che si deve concretizzare e noi qualche problemino lo abbiamo». Il secondo tempo era cominciato nel migliore dei modi? «Dopo il pareggio siamo tornati a giocarcela. L’espulsione però è stata tanto ingenua quanto determinante. Mboup in mezzo al campo serviva a dare equilibrio. Fino al suo allontanamento pensavo di giocarmela anche per vincere. Chiaro che loro hanno altra mentalità, cattiveria ed esperienza. Un altro grande rammarico – sottolinea Tortolo –, oltre a quello di non essermela potuta giocare con un centrocampo vero (il riferimento è per De Cecco, ndr), perché i 15 punti di differenza non si sono visti».

Il derby di serie D dice Tamai. Dopo il botta e risposta Salgher-Nadarvic e un’espulsione (probabilmente decisiva) tra i biancorossi, decide dal dischetto il bomber Nicolò Zanetti, colpendo in extremis. Mister Gian Luca Birtig a fine partita si dimostra gran signore elogiando i rivali e l’organizzazione di gioco data alla Sanvitese da Gianni Tortolo.

 

 

 

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Partita Tamai – Nuova Verolese

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 11 gennaio ’10

Tamai-Nuova Verolese 2-0

GOL: st 5′ Spetic, 7′ Quell’Erba

TAMAI: Esposito 6,5, Dal Cin 6, Zuliani 6, Talazzo 6,5, Visalli 7, Zanette 6,5, Salgher 6,5 (st 40′ Giacomini s.v.), Giglio 6, Quell’erba 6,5 (st 40′ Costa s.v.), Zambon 7, Spetic 6,5 (st 44′ Candotti s.v.). Allenatore: Birtig (squalificato)

NUOVA VEROLESE: M. Bianchi 5,5, Marchesini 5,5, Danotti 5,5, Rondinella 5,5, Pelati 6, Priori 5,5, Alle 6 (st 29′ Aloisio s.v.), Prandelli 5 (st 10′ Zanola 5,5), P. Bianchi 5, Bodini 5,5 (st 17′ Davide 5,5), Biancospino 5,5. Allenatore: Piovani

ARBITRO: Tesi di Pistoia 6,5

NOTE: ammoniti Salgher, Rondinella, Priori e Biancospino

 

Grazie ad un avvio di ripresa fulminante il Tamai, nonostante le numerose assenze, supera la Nuova Verolese ritornando così al successo. Eppure a partire meglio sono gli ospiti. L’occasione per raccogliere quanto seminato dall’11 di Piovani arriva dopo appena 8′. A dare il la all’azione è Bodini, che con grande intelligenza legge l’incertezza della retroguardia tamaiota, per sorprendere la coppia Zanette – Talazzo con una morbida scucchiaiata a spianare la strada a Pietro Bianchi. Il centravanti ospite, abile a scattare sul filo del fuorigioco e ad involarsi verso la porta di Esposite, fa tutto bene poi però a tu per tu con l’estremo avversario prova a saltarlo in dribbling, Esposito non si fa ipnotizzare e stoppa Bianchi con i piedi, neutralizzando definitivamente la chance. La paura per il rischio occorso sveglia immediatamente il Tamai. La replica dei padroni di casa arriva infatti dopo appena 4′. Quell’Erba trova spazio sulla sinistra e serve in mezzo Zambon, che dal limite mira il palo più lontano ma non riesce a dare potenza al sinistro, facile preda per M. Bianchi. Ormai sono solo le Furie rosse a fare la partita. Al 23′ ancora uno spunto di Zambon. Questa volta è il numero 10 ad ispirare Quell’Erba, che azzarda una palombella di testa cercando di beffare Bianchi, bravo a non farsi scavalcare. Tamai ancora pericoloso 3′ più tardi. Giglio scodella al centro dalla bandierina, Talazzo svetta più in alto di tutti mandando di un soffio alto sopra la traversa. L’angolo che conta però è quello del 5′ della ripresa. A piazzare in mezzo è sempre Giglio ma ad alzarsi per l’incornata vincente è Spetic, che piazza la sfera all’angolino basso alla destra di Bianchi. Passano appena 2′ ed il Tamai chiude i giochi con Quell’Erba, che corregge in rete da una manciata di passi una sfera filtrata tra una selva di gambe. La Nuova Verolese accusa pesantemente il colpo perchè non è più in grado di reagire ed il Tamai amministra sino al termine

 

Zambon anima dell’attacco, Bianchi si lascia ingannare

I PIÙ

Zambon: È l’anima dell’attacco tamaiota. Nel primo tempo sono suoi gli spunti più interessanti.

Quell’Erba: Parte in sordina, scatena nella ripresa, mantenendo in costante apprensione la retroguardia avversaria.

Visalli: Grande partita di sostanza e qualità. Praticamente perfetto in difesa dove presidia senza sbavature la propria fascia.

Migliora solo il Tamai, cominciando bene il nuovo anno. Alla 19. giornata le Furie tengono il passo spedito di chi sta sul podio, senza allontanarsi oltre dalle vincenti Este e Montichiari. Il successo pieno è arrivato sulla Nuova Verolese, che all’avvio sembrava una candidata almeno ai play off se non oltre, mentre ora si trova in mezzo al gruppone. La squadra di Birtig continua a reggere il ritmo delle battistrada, ad essere la migliore delle regionali, a proporsi come squadra da terzo posto. Il quarto si è ulteriormente distanziato

 

 

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Auguri

La Polisportiva Tamai augura a tutti

i tifosi e sostenitori Buon Natale e

un Felice e Sereno 2010!!

 

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Partita Tamai – Este

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 14 dicembre ’09

TAMAI-ESTE 2-4

GOL: pt 25’ Moresco; st 14’ Zanetti, 18’ e 28’ Moresco, 32’ Fabbro, 38’ Quellerba.

TAMAI: Esposito 5.5, Giacomini 6, Zuliani 6, Salgher 6, Visalli 6, Zanette 6, Paolini 5.5, Giglio 6 (st 35’ Brun sv), Zanetti 6, Zambon 5.5 (st 22’ Quellerba 6), Spetic 6 (st 26’ Albanese sv). All. Birtig.

ESTE: Bertazzo 6.5, Moroni 6.5, Di Fusco 7, Niero 6, Salvato 6 (st 42’ Bianchi sv); Ferronato 6.5, Pastrello sv (pt 5’ Pozzi 5.5), Bedin 6, Michelotto 6.5; Fabbro 6.5 (st 26’ Agostini sv), Moresco 8.5. All. Feltrin.

ARBITRO: Todaro di Palermo 5.5.

NOTE: ammoniti Paolini, Zanetti, Albanese, Salvato, Michelotto. Espulsi Paolini (st 45’) per proteste e Zanetti (st 48’) per irregolarità. Allontanato l’allenatore Birtig (st 48’) dalla panchina

 

Con quattro gol la capolista Este si distanzia il Tamai a otto punti. Restano immutate le distanze fra le prime due piazze, con il Montichiari sempre in scia. Intanto, fuochi di Moresco a Tamai. Tripletta e assist nella quaterna sono opera dell’attaccante ospite. Un chiodo fisso, piantato a Tamai, quello suo con Pippo Fabbro, che nelle ultime cinque gare ha sempre prodotto gol con i due. Le prove di marcatura arrivano da Zanetti (3’ e 9’ fuori), Moresco (1’ dopo, punizione parata), Di Fusco (15’ colpo di testa parato, su servizio di Moresco) e Giglio (20’ in corner). Scambiando i fattori del quarto d’ora, al 25’ il cross di Di Fusco torna utile alla testa di Moresco: sovrasta Visalli nell’occasione, ottima incocciata e palla nell’angolino basso alla destra di Esposito. Non convalidata una segnatura di Zanetti per fuori gioco (38’), Micheletto è poi graziato per un intervento rude, a falce, su Paolini. Zanetti in recupero è troppo debole per essere pericoloso, prima che un contropiede Moresco-Fabbro finisca a lato. Tamai riparte premendo l’acceleratore. Un tiro di Spetic al 1’ è deviato fuori di poco. Paolini da corner al 9’ serve Visalli, parato centralmente. Il pareggio arriva da Zanetti (14’), che si invola da metà campo, resiste agli attacchi di Salvato e si presenta davanti a Bertazzo, rimasto sguarnito del reparto difensivo, infilandolo rasoterra. Moresco raddoppia (18’) librandosi su cross di Michelotto, al limite dell’area piccola. Zanette stavolta è superato nell’elevazione, palla nell’angolino opposto a quello del primo gol. L’Este manovra con il baricentro alto e mette nuovamente palla nel sacco. Moresco (28’) scaglia di prima intenzione rasoterra, da quasi trenta metri, insaccando nello stesso angolo del bis. Bertazzo è sicuro dietro, Filippo Fabbro fa valere la sua regola davanti: quarto gol in cinque partite, su assist dell’insaziato Moresco (32’). Le sberle aiutano i padroni di casa a capacitarsi dell’accaduto, riproponendosi. Un tacco di Salgher (35’) si stampa sul palo con Bertazzo pronto alla sua destra. Il nuovo entrato Quellerba (38’) accorcia su azione di Zanetti. Graziato Salvato che ferma fallosamente Zanetti lanciato sulla trequarti, il finale è oltremodo penalizzante per il Tamai. Nel recupero sono espulsi Paolini per proteste (prima giallo, poi rosso diretto) e Zanetti (rosso diretto, dopo segnalazione dell’assistente), oltre che allontanato Birtig dalla panchina.

 

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Partita Belluno – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 07 dicembre ’09

Belluno-Tamai 0-0

BELLUNO: Rosellini 6.5; Viel 6.5 (st 28’ Salomone sv), Mosca 6, Mucci 6, S. Brustolon 6.5; Armenise 6, Antoniol 7, Onescu 6, Mele 6.5; Luppi 6, Brotto 6 (st 15’ Nogarè 6). (A. Miniati, M. Miniati, E. Brustolon, Lupo, Vignaroli). All. G. Borgato.

TAMAI: Esposito 6; Candotti 6.5, Zuliani 6, Visalli 5.5, Talazzo 6.5; Albanese 6, Paolini 6.5, Dal Cin 6, Salgher 5.5; Zanetti 5, Zambon 5. (st 32’ Dalla Torre sv). (Lodolo, Giacomini, Brun, Giglio, Quell’Erba). All. G. Birtig,.

ARBITRO: Valerio Marini di Roma, 5.5.
NOTE: Angoli 3-3 (1-1). Ammoniti Antoniol (pt 27’), Armenise (st 11’), Talazzo (st 13’), Mucci (st 23’), Zanetti (st 35’). Recupero: pt 4’; st

Un piccolissimo passo in avanti, perché non si è perso. Un piccolo passo indietro, in classifica. Che conta di più. Il Belluno pareggia 0-0 con il Tamai e rimane terz’ultimo, ma da solo, «abbandonato» dai trentini del Porfido Albiano, vincitori dello spareggio salvezza a Manzano. Ieri contava soprattutto non perdere, forse, perché un’altra sconfitta avrebbe rappresentato un colpo di grazia. Ma questo Tamai, 20 punti in più in classifica ma un gioco – almeno ieri – da zona salvezza, poteva e doveva essere battuto. Ed è pericoloso accontentarsi di pareggiare partite così: una mentalità che non aiuta a risalire la classifica.
Qualche sorpresa nella formazione iniziale di Borgato. Non in porta, però: Rosellini resta il titolare, Alain Miniati si siede in panchina. Dove sono relegati anche Vignaroli e Nogarè: Simone Brustolon viene affiancato da Mucci al centro della difesa, a sinistra c’è Mosca che condivide la fascia con Onescu. Sulla destra il ’92 Simone Viel. Armenise e Antoniol hanno il compito di proteggere la difesa, ma a costruire il gioco non c’è nessuno. È proprio per questo che il Belluno sta cercando un giocatore come quel Ferronato, ora in testa al campionato con l’Este, mai sostituito. Potrebbe essere Rostirolla l’uomo giusto: giovedì e venerdì Borgato l’ha visto all’opera in allenamento, le caratteristiche sono quelle giuste, bisogna avere qualche certezza in più sulla condizione fisica, perché il Belluno ha bisogno di un uomo pronto, non di uno che sta recuperando.
Al di là della squadra che sarà, resta quella che c’è. E che fatica. Il tiro velleitario – e altissimo – di Brotto al 3’ è solo un fuoco di paglia. Il Tamai prevale nel possesso palla, ma non senbra in grande giornata. Infatti, Rosellini aspetta quasi mezz’ora prima di iniziare a preoccuparsi. Prima, al 22’, è ancora Brotto a farsi vedere, con un cross bellissimo che nessuno raccoglie.
Al 29’ la prima e unica occasione del primo tempo (e forse dell’intera partita). Zanetti riceve il pallone spalle alla porta all’altezza del dischetto, cerca di girarsi, ne nasce una serie di rimpalli che favorisce Salgher. Il numero 11 ospite ha una palla comoda, al limite dell’area piccola, e invece di scaraventarla in porta cerca l’appoggio di precisione. Che esce debole. Rosellini si distende ed evita il patatrac.
2’ dopo Onescu ci prova da fuori area, senza centrare lo specchio. Altri 180 secondi e il Belluno mette pressione agli ospiti in area, Simone Brustolon tenta una girata, la sfera si arena davanti alla porta e il tocco di Antoniol non dà fastidio a Esposito. Ben 4’ di recupero mettono la parola fine a un primo tempo soporifero.
La ripresa non si fa apprezzare molto di più. Il Tamai conferma di vivere una domenica-no e cala progressivamente. Il Belluno però non ha la forza né la qualità per mettere sotto i friulani. Anche perché allo scadere dell’ora di gioco Borgato richiama Brotto – autonomia fisica limitata per il bomber? No: scelta tecnica, difficile da condividere – per inserire Nogarè. Mele e Luppi avanzano, come Simone Viel, che al 25’ va vicino al gol con un colpo di testa che viene sanzionato con un fallo – l’eventuale rete sarebbe stata annullata – e gli costa anche un infortunio. Il pontalpino esce, al suo posto Salomone.
La mezz’ora finale è comunque un forcing del Belluno, che capisce troppo tardi di potercela fare. Il portiere ospite la passa liscia, senza dovere fare interventi di rilievo. Perché i gialloblù ci hanno messo cuore e forza, ma idee e azioni, poche.

BELLINI – Al termine della gara, il tecnico del Tamai, Gianluca Birtig, è il ritratto della soddisfazione: «È un punto molto buono e se qualcuno si aspettava qualcosa in più da questa trasferta sbaglia in pieno. Vincere a Belluno non è semplice, anche perché i nostri avversari, di fatto, erano al gran completo. Il fatto di non aver incassato gol è positivo. La nostra principale dote è l’agonismo e i ragazzi non si sono risparmiati. Non sempre si riesce a capitalizzare: teniamoci stretto il pari e guardiamo avanti».

 

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Partita Tamai – Virtus Verona

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 30 novembre ’09

Tamai – Virtus V. 0-0

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 5, Candotti 6, Spetic 6 (st 30′ Talazzo s.v.), Visalli 6, Zanette 5, Paolini 5.5, Giglio 6, Grop 6 (st 16′ Zanetti 6), Zambon 5.5 (st 28′ Quell’Erba s.v.), Salgher 5.5. All. Birtig.

VIRTUS VECOMP: Morandini 6.5. E. Peroni 6, Contri 6, Ciafrei 6.5, Saurin 6, Micheloni 6 (st 26′ Del Corso s.v.), Bordignon 6.5, Allegrini 6, Pasini 6 (st 15′ A. Peroni s.v.), Lallo 6.5, Odogwu 6. All. Fresco.

ARBITRO: Cocciolo di Roma 7.

NOTE: espulso al 71’ Zanette per doppia ammonizione. Ammoniti Bordignon, Ciafrei e Saurin. Terreno di gioco allentato, giornata grigia. Calci d’angolo 12-4. Spettatori 400.

 

TAMAI – Nulla da fare per un Tamai bloccato da una quadrata Virtus Vecomp. Le Furie Rosse, lanciate alla ricerca del terzo successo consecutivo, frenano la loro corsa al cospetto di un avversario apparso ben organizzato e tonico, soprattutto dal punto di vista della condizione fisico-atletica. Alla luce di questo risultato non del tutto convicente, l’undici di Birtig perde una buona occasione per ridurre lo svantaggio dal vertice della classifica. La Virtus Vecomp si è dimostrata, dal canto suo, una compagine scorbutica. Non ha lasciato spazi alle trame manovrate dei biancorossi locali, che si sono trovati ben presto in difficoltà. Pronti via e subito il Tamai prova a sbloccare il risultato con una conclusione di Spetic, preciso nell’impegnare Morandini (3′). Subito dopo ghiottissima occasione per Grop. Spostato sulla destra, l’attaccante tenta un pallonetto, finito per un soffio sul fondo. La Virtus serra le fila e il progetto tattico disegnato dall’allenatore scaligero Fresco della vigilia, frutto di chiusure di tutti gli spazi in pressing nella fase di copertura e di rapidi contrattacchi, trova realizzazione. All’11 Pasini, poi Lallo (13′) trovano sulla loro strada un attento Esposito. I padroni di casa non riescono a disegnare il consueto gioco spettacolare per la scarsa vena di troppi giocatori. Davvero in ombra appaiono Spetic e Giglio, poco illuminante rispetto ad altre uscite. Giocoforza, al Tamai non resta altro da fare che provare le manovre aggiranti lungo le fasce. Anche questa missione, però, fallisce. I rossi di Brugnera nel primo tempo devono quindi affidarsi alle lunghe galoppate dell’esterno Salgher e a qualche timido affondo di Zambon. L’unica azione davvero spettacolare dei locali matura al 20′. Grop, servito da Spetic sugli sviluppi di un corner di Giglio, “spara” da ottima posizione centralmente, il portiere è lesto nel ribattere. Stessa musica nella ripresa. L’espulsione di Zanette scombina i piani di Birtig, che prova nonostante l’inferiorità a vincere la partita calando l’asso e schierando due nuovi innesti con doti spiccatamente offensive. L’ingresso di Zanetti e del giovane Quell’Erba non fornisce tuttavia la scossa sperata. È anzi la Virtus Vecomp ad andare grazie alla superiorità numerica più volte alla conclusione. L’occasione conclusiva, dopo due reti annullate per evidenti offside ai veneti, è del Tamai. All’ultimo secondo (45′), Paolini dal corner trova la testa di Zanetti che a portiere battuto si vede allontare il sogno della marcatura da una ribattuta sulla linea di Contri.

 

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Partita Domegliara – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 23 novembre ’09

 

Domegliara – Tamai 0 – 1

GOL: 42’st Giglio

DOMEGLIARA: Gazzi 6,5, N’Ze 6, De Stasio 6, Raffaelli 6, Caurla 6,5, Cailotto 6 (20’st Finazzi 6,5), La Vecchia 6 (30’st Mainenti 6), Parrella 6,5, Simoni 6, Mazzola 6,5, Beccaro 6,5. All. Vanoli.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6,5, Albanese 6,5, Visalli 6,5 (33’st Talazzo 6), Zanette 6, Salgher 6,5, Giglio 7 (46’st Candotti sv), Grop 7, Zambon 7 (37’st Quellerba 7), Spetic 6,5. All. Birtig.

ARBITRO: Vitulano di Livorno 6,5 (assistenti Pedani e Di Lorenzo).

DOMEGLIARA –La bestia nera si stava materializzando, anche ieri, al Montindon. Scorreva il 39’ quando Grop batteva a colpo sicuro, la sfera rimbalzava sul terreno, colpiva la parte bassa della traversa-riga di porta-traversa e palla nuovamente in campo tra lo sconforto di giocatori e tifosi del Tamai che contro il Domegliara mai avevano vinto.

C’ha pensato Giglio a scacciare la sfavorevole tradizione a tre minuti dal termine con un tiro da centro area su servizio del neo entrato Quellerba, regalando ai ragazzi di Birtig tre punti d’oro. Conquistati contro un buon Domegliara bravo nei primi minuti a non fare respirare i friulani, ma né la punizione di N’Ze (4’), né Parrella (8’) riescono a scardinare la porta di Gazzi. La gara scorre sul filo dell’equilibrio, il Tamai cresce dopo avere neutralizzato i pericolosi centri bassi di Dalla Vecchia e Beccaro. Zambon spreca al 35’, al 39’ Grop che conferma quanto la fortuna sia cieca.

Inizio di ripresa. A scorrere è la stessa pellicola del primo tempo: Domegliara avanti in avvio mentre spunta la luce artificiale dei riflettori per riaccendere la giornata grigia. Cailotto centra, Caurla devia al volo, palla a lato. 7’ Beccaro-show sulla sinistra, centro invitante, nessuno è pronto. Riprende la corsa il Tamai al 10’ che segna con Grop da posizione ravvicinata, rete annullata dalla signora Vitulano di Livorno per fuorigioco. Quindi Zambon in girata sottomisura, palla sull’esterno della rete. Passano i minuti, le squadre sembrano spegnersi, in realtà rifiatano. La Vecchia costringe Esposito alla parata a terra; quindi gran palombella di Beccaro, ben servito da Finazzi, palla alta di un soffio.

Il Tamai risponde con l’ispirato Quellerba che, appena entrato, crea scompiglio in area locale. Così il solito Grop su una punizione dal limite che costringe Gazzi alla deviazione. L’azione prosegue, palla a Quellerba che centra basso dalla sinistra, Giglio solo a centro area tocca in rete per lo 0 a 1 ospite. Rabbiosa reazione del Domegliara, stavolta la bestia nera non c’è più, permettendo ai ragazzi di Birtig di alimentare un sogno sempre più luccicante.

Giglio l’uomo partita, Zanetti e Visalli due rocce

Facile indicare in Giglio l’uomo-partita a Domegliara. In realtà tutto il Tamai ha giocato una gara di spessore, bravo a contenere le folate del Domegliara, altrettanto nel proporre gioco. E a comprendere sul finire di gara che lasciare troppo spazio avrebbe significato (probabilmente) l’ennesima beffa. Così non è stato per una compagine che ha esaltato le qualità di Grop in attacco, onnipresente ieri pomeriggio al Montindon, ma anche di Zanette e Vissali nel reparto difensivo. Bravo e ispirato anche Zambon, ma non altrettanto in fase conclusiva. Lo stesso dicasi per un altro giovane, Quellerba, otto minuti d’oro al Montindon: tre servizi recapiti ai compagni per realizzare l’1 a 0, il primo a vuoto, il terzo reso vincente da Giglio, il secondo talmente generoso che la battuta a rete a due passi dalla porta sarebbe stata più consigliata.

È sempre e solo il Tamai a mantenere la media superiore ai due punti per partita. Il secondo posto con il Montichiari, a tre dall’Este capolista, è sempre delle Furie. Vincendo sul campo del Domegliara, ottengono il nono successo pieno, doppiando i gol fatti (20) rispetto a quelli subiti (10). Fuori casa le due seconde sono quelle che hanno vinto di più.

 

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Partita Tamai-Manzanese

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 16 novembre 2009

Tamai-Manzanese 2-0

GOL: pt 41’ Spetic; st 37’ Salgher.

TAMAI: Esposito 7, Candotti 6 (st 34’ Dal Cin 6), Zanette 6.5, Visalli 7, Zuliani 6; Salgher 6.5, Spetic 7, Albanese 6.5, Giglio 6.5; Zambon 7 (st 41’ Quell’Erba sv), Grop 6 (st 24’ Talazzo 6). All. Birtig.

MANZANESE: Toppazzini 6, Zompicchiatti 6, Verona 6.5, Gallinelli 6.5, Ciriaco 6; Tonizzo 7, Maracchi 6 (st 36’ Barreca 6), Candotti 6, Giraldi 6.5 (st 24’ Cuccaro 6); Osso 6 (st 13’ Godeas 6), Venturini 6. All. Zanutta.

ARBITRO: Marchesini di Legnago 5. NOTE. Spettatori 300 circa. Angoli 4 a 3 per la Manzanese. Ammoniti: Candotti, Spetic, Giraldi, Albanese.

Pur in emergenza le furie si aggiudicano il derby con la Manzanese grazie a due perfetti ribaltamenti di fronte. In entrambe le occasioni l’assist man è Ricky Zambon per i centri di Spetic e Salgher. Orange sfortunati. Centrano due pali con Tonizzo (su altrettanti piazzati) e recriminano per la mancata concessione di un rigore (mani di Visalli) con pallone spostato fuori area dall’incerto direttore di gara. Il Tamai senza Zanette, Nonis e Paolini si schiera con il classico 4-4-2. Rombo a centrocampo invece per Zanutta. Inizia con convinzione il Tamai. Attivo, ma impreciso Grop che al 2’ reclama un calcio di rigore per un intervento sul suo piede d’appoggio. All’8’ il centravanti prova una spettacolare rovesciata in piena area. La palla sfiora il legno alla sinistra di Toppazzini. La prima conclusione orange arriva all’11’. Un diagonale rasoterra di Venturini fa la barba al palo più lontano. La gara si spegne. Non c’è nelle due contendenti la determinazione tipica dei derby. Si deve attendere il 30’ per vedere Grop, servito da Giglio, sprecare una buona occasione in contropiede. Al 34’ potente conclusione in controbalzo di Tonizzo. Esposito in tuffo devia sul fondo. Le furie vanno finalmente con convinzione sulle fasce e passano. Zambon guadagna metri sull’avversario e mette al centro per la spaccata rasoterra di Spetic. Spinge la Manzanese in avvio di ripresa. Giraldi (47’) si mangia in area l’avversario diretto e conclude. Ottimo l’intervento in due tempi di Esposito. Un mani di Visalli su conclusione di Giraldi viene giudicato da Marchesini appena fuori area fra le proteste degli ospiti. Va a battere la punizione Tonizzo (54’) che centra il palo più vicino. Secondo palo degli orange al 73’. Ancora Tonizzo manda in area un pallone che rimbalza senza che nessuno lo tocchi e centra lo stesso legno di prima. La gara si chiude all’82’ quando Zambon in contropiede serve dalla parte opposta Salgher che attende l’uscita di Toppazzini e raddoppia.

Un 2-0 in un derby giocato, oltre a tutto, in formazione d’emergenza non può che essere accolto positivamente. Gian Luca Birtig lo fa, ma sottolinea anche i meriti degli avversari. “Abbiamo dovuto – ha detto il tecnico del Tamai – cambiare mentalità di gioco. Senza regista (Nonis, ndr) la squadra deve mettere in campo determinazione e cuore. L’ha fatto. Sono 3 punti importanti – continua Birtig – perché fanno morale. Soprattutto dopo l’ingiusta sconfitta patita domenica scorsa a Jesolo”. Entrambe le reti sono arrivate su rovesciamento di fronte. Quasi in contropiede. “Il secondo di sicuro – sorride -. Del resto la Manzanese, al di là della posizione in classifica, ha giocatori in grado di fare buon possesso di palla. Noi dovevamo sfruttare le ripartenze”. Dallo spogliatoio opposto esce uno Zanutta che sembra proprio giù di morale. “Era rigore – chiede – quello in avvio di ripresa su tiro di Tonizzo?”. Sì, Visalli era in area quando la palla ha incocciato sul suo braccio (come fatto vedere in serata a Tpn Sport Nord est). “Non c’è niente da fare – scuote la testa il tecnico orange -. Non ce ne va dritta una. Credo che avremmo meritato il pareggio anche per i due legni colpiti dallo stesso Tonizzo. Siamo stati ingenui solo in occasione del raddoppio tamaiota. Per il resto abbiamo retto bene il confronto”. Domenica prossima il Tamai andrà in casa del Domegliara e la Manzanese riceverà la visita dell’Albignasego.

 

 

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