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Partita Tamai – Montichiari

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 10 maggio ’10

 

Tamai-Montichiari1-1

GOL: pt 27′ Ferrari (rig.); st 7′ Costa.

TAMAI: Lodolo 6, Candotti 6.5, Zuliani 6, Salgher 6.5 (st 19′ Albanese 6), Visalli 6, Zanette 6, Paolini 6, Nonis 6.5, Zambon 6, Spetic 6.5, Dal Cin 6 (st 1′ Costa 6.5). All. Birtig.

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Partita Este – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 03 maggio ’10

 

ESTE-TAMAI 1-1

GOL: pt 11’ Zanetti, 42’ Fabbro.

ESTE (4-3-1-2): Bertazzo 6.5; Moroni 6.5, Di Fusco 6.5, Niero 6.5, Salvato 6; Ferronato 6, Bedin 6.5, Michelotto 6; Pastrello 7 (36’ st Moresco sv); Agostini 6, Fabbro 7. All. Feltrin.

TAMAI (4-4-2): Esposito 7; Giacomini 6 (17’ st Candotti 6), Zuliani 6.5, Salgher 6, Zanette 6; Visalli 6, Zambon 6, Spetic 6, Paolini 6; Zanetti 6.5 (40’ st Talazzo), Costa 6 (32’ st Dal Cin). All. Birtig.

ARBITRO: Pierantoni di Ancona 5.
NOTE: giornata piovosa, campo in buone condizioni, spettatori 300 circa; ammoniti Ferronato, Fabbro, Agostini, Zanetti, Talazzo; espulso al 45’ st il tecnico del Tamai, Birtig, per proteste.

 

ESTE – Con il punto ottenuto in terra padovana il Tamai dice definitivamente addio alle speranze playoff, ma torna dalla difficile trasferta sul campo dell’Este con la convinzione di aver almeno ritrovato schemi di gioco e occasioni. È un punto messo a segno contro una squadra che sta lottando per mantenere il ruolo di damigella d’onore della lepre Montichiari, che arriva dopo due capitomboli di fila.
Partono bene i padroni di casa che al 7′ si fanno pericolosi con capitan Agostini. Il suo colpo di testa, però, è fuori misura. Scampato il pericolo, ecco il gol del vantaggio delle Furie Rosse. Di testa lo firma di bomber Nicolò Zanetti (10′) su affondo di Salgher dalla sinistra. Al 15′ sugli scudi c’è il giovane estremo Esposito che disinnesca su una mischia con conclusione di Pastrello. Al 25′ Fabbro scatta in sospetto fuorigioco. Per l’arbitro si può proseguire: bravo è ancora Esposito che l’attende e all’ultimo in uscita gli toglie la palla dai piedi.
Corre il 32′, Este vicino al gol. Stavolta è la traversa a dire no a Bedin. Sono le prove generali per la rete che arriva al 41′ a firma di Filippo Fabbro, bravo a raccogliere una corta respinta della difesa.
Nella ripresa la musica non cambia con i padroni di casa che cercano il colpo del ko, ma il Tamai non resta a guardare. All’11’ azione combinata Stetic – Zambon – Salgher la cui conclusione viene deviata in extremis da un difensore. Il cuoio arriva tra i guantoni del portiere. Ultimo sussulto al 25′:’ Agostini colpisce un palo e sulla ribattuta Fabbro calcia alto.

 

 

 

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Partita Tamai – Belluno

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 26 aprile ’10

TAMAI-BELLUNO 2-3

GOL: st 8’ Mele, 13’ Giacomini, 38’ Visalli, 42’ Zanette (autogol), 49’ Miniati.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6.5, Zuliani 6, Salgher 6.5, Visalli 6.5, Zanette 5.5, Giglio 5.5 (st 11’ Costa 6), Nonis 6 (st 40’ Albanese sv), Zanetti 6, Quell Erba 5.5, Spetic 5.
Allenatore: Birtig.

BELLUNO: Rosellini 6.5, Lahti 6.5, Mosca 6, Armenise 6.5, Piscopo 6.5, S. Brustolon 5, Onescu 6.5 (st 30’ M. Miniati 6), Antoniol 6.5, E. Brustolon 5 (st 35’ Brotto sv), Mele 6.5, Migliozzi 6 (st 19’ Luppi 6).
Allenatore: Groppello.

ARBITRO: Valentini di Pesaro 6.5.
NOTE. Ammoniti Salgher, Nonis, Spetic e S. Brustolon. Spettatori 200 circa.

Le Furie Rosse sono autolesioniste e, di conseguenza, perdenti. Ancora una volta, il Tamai non porta a casa punti. Come in altre occasioni, era pure in vantaggio la squadra di Birtig, ma alcune disattenzioni ed errori pacchiani ne compromettono il possibile esito felice. Esulta il Belluno, che conquista tre punti determinanti per la propria salvezza. Ha sempre raccolto punti in Friuli la compagine gialloblu, a Tamai quanto a San Vito, a Pordenone come a Manzano. Dopo un primo tempo in cui i veneti hanno tenuto meglio sia campo che iniziative di gioco, nella ripresa hanno saputo contenere le folate mobiliere e approfittare delle occasioni propizie.
Nel primo tempo c’è poco e quel che c’è è soprattutto bellunese. Con la prima botta di caldo in un pomeriggio domenicale, Migliozzi per primo prova da sinistra, Esposito si salva in corner al 13’. Altrettanti minuti dopo, schema su punizione, batte Mele e conclude Antoniol: debole e parato. Tamai va vicino al gol alla mezzora, quando Zanetti e Nonis ci provano, ma rimedia la difesa. Insistono i padroni di casa, Salgher da sinistra mette in mezzo, Spetic da dentro l’area calcia a lato. Niente gol, sei a zero il computo dei corner per gli ospiti.
Secondo tempo subito denso. 8’, punizione di Mele, sopra la traversa si infila il suo decimo gol stagionale. Esposito immobile, sul piazzato fischiato per un mani di Nonis fuori area. Reagisce la squadra di Birtig. Salgher impegna Rosellini, che si salva in angolo. Dagli sviluppi, del corner calciato da Nonis, Giacomini di testa pareggia. Aumentano le iniziative di casa nella parte centrale del tempo. Combinazione Quell Erba – Zanetti e Rosellini ci mette due pezze consecutive. Fuori Migliozzi dentro Luppi, Belluno passa dal 4-4-2 al 4-3-1-2. È ancora Tamai, con lo scambio avanzato Salgher-Nonis fuori rasoterra. Anche Birtig cambia modulo, non lasciando una sola punta ma due. Lahiti poi salva in angolo (34’) ancora su Salgher, il più attivo dei suoi. È Visalli a portare in vantaggio la compagine di casa, indovinando lo spazio utile ad infilare il portiere – coperto da un nugolo di giocatori – da una quindicina di metri. Sembrerebbe profilarsi la prima sconfitta del Belluno in Friuli per questo campionato, invece un retropassaggio di testa dal limite nello specchio, mentre Esposito sta uscendo dai pali, è la fotografia dell’autogol di Zanette. Il recupero del portiere non arriva in tempo, prima che la palla oltrepassi la linea bianca. Frittata, ecco il 25 aprile delle Furie. Il palo colpito da Costa al 47’ aggiunge motivazioni nel dire che, per Tamai, non è giornata. È una di quelle belle invece per il Belluno, che al 49’ con i nuovi entrati trova il gol vittoria: cross di Brotto, testa di Miniati alla sua prima realizzazione in serie D. I play off sono a sei punti, arrivederci, a rivederli.

TAMAI – «È difficile dare delle risposte, a qualsiasi domanda, oggi». Gianluca Birtig fatica a trovare spiegazioni dopo una partita come quella che il Tamai stava perdendo, aveva rimesso in sesto e poi stava vincendo, quindi si è lasciato scappare in pieno recupero in maniera definitiva. «Quando ribalti una partita, fai un grande secondo tempo e sei in vantaggio, poi come con il Domegliara si lasciano punti per strada, non sai cosa dire. Colpito anche un palo con Costa – prosegue l’allenatore del Tamai – volevo comunque vincerla questa gara. Invece, perso palla e preso gol. Senza contare che ci siamo complicati la vita da soli, sia per l’autogol che per le situazioni in cui abbiamo preso le reti con i due difensori centrali piazzati ed il portiere in posizione. Noi no, lasciamo invece palla a loro e pure il vantaggio a loro». Dalla sconfitta con il Belluno arriva il sorpasso del Pordenone e l’allontanamento dai play off. Tre partite ancora, ma da sette senza vittoria.

 

 

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Partita V.V. Verona – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 19 aprile ’10

Virtus Vecomp – Tamai 2- 1

GOL: pt 18′ Zanetti (rig.), 23′ Lallo; st 39′ Allegrini.

VECOMP VERONA: Morandini 6.5, Peroni 6 (st 27′ Urbani s.v.), Bolcato 6, Pizzini 6, Ciafrei 6, Micheloni 6, Bortignon 6, Allegrini 6.5, Zecchinato 6 (st 20′ Odogwu 6), Lallo 7′, Pasini 6 (st 30′ Dal Corso sv). All. Fresco.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6, Salgher 6.5, Visalli 5.5, Zanette 6, Paolini 6 (st 37′ Nonis s.v.), Giglio 6 (st 40′ Costa s.v.), Zanetti 6.5, Quellerba 6, Spetic 7. All. Birtig.

ARBITRO: Marinelli di Tivoli 6.5.
NOTE: ammoniti Ciafrei, Zecchinato e Visalli.

VERONA – Battuta d’arresto per il Tamai che passa in vantaggio per primo, viene agguantato e poi superato da una Vecomp Verona che si presentava all’appuntamento con un gap in doppia cifra.
Sono comunque i padroni di casa ad aprire le ostilità con una conclusione di Zecchinato all’11’. Esposito però fa buona guardia e sventa il pericolo. In rapida successione ci provano Spetic, Zanetti e Quellerba ma lo specchio della porta avversaria rimane inviolato. Al 18′ la bilancia pende verso le “Furie”. Zanetti da sinistra serve Spetic in area che viene steso. Il rigore è trasformato dallo stesso Zanetti. La replica non si fa attendere. Al 23′ su cross di Pasini dalla destra, Lallo infila Esposito sul secondo palo. Continua il pressing del Tamai ma la porta difesa da Morandini sembra stregata. E la musica non cambia nella ripresa. Al 3′ è lo stesso Morandini che, con un colpo di reni, sventa su preciso colpo di testa di Giacomini. Al 5′ ci prova Zanetti, fuori d’un soffio e al 9′ è ancora l’estremo a salvare su incursione di Salgher. La replica locale porta ancora la firma di Lallo (21) che al 39′ viene fermato fallosamente da Visalli. Da quella punizione arriva il fatal calcio d’angolo: palla per la testa di Allegrini e gol-vittoria.

 

 

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Partita Tamai – Domegliara

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 12 aprile 2010

Tamai-Domegliara 2-2

GOL: pt 39′ Spetic; st 7′ Beccaro (rig.), 44′ Zanetti, 46′ Schena.

TAMAI: Esposito 5.5, Candotti 6 (st 1′ Giacomini 5.5), Zuliani 6, Visalli 6.5, Zanette 5.5, Dal Cin 6, Paolini 6.5, Nonis 5.5 (st 1′ Salgher 5.5), Spetic 6.5, Zanetti 6.5, Zambon 5.5 (st 45′ Quellerba s.v.). All. Birtig.

DOMEGLIARA: Russo 5.5, Kovassi 5.5, Sodano 6, Schena 7, Artuso 5.5, Mainetti 6 (st 18′ Parrella 5.5), Malzola 6, Cipriani 6.5, Beccaro 6.5, Paselli 5 (st 25′ Cailotto s.v.), Llullaku 6. All. Andreucci.

ARBITRO: Ceccato di Bassano del Grappa 5.5.
NOTE: ammoniti Zanette, Malzola e Cipriani. Angoli 8-1.

Pari con l’amaro in bocca per le Furie Rosse che si fanno raggiungere nel recupero dal Domegliara, dopo aver trovato un insperato vantaggio ad 1′ dal termine del confronto. L’avvio di gara promette bene. La prima opportunità matura dopo appena 2′. Traversone nel cuore dei 16 metri di Esposito da parte di Cipriani. La sfera attraversa pericolosamente tutta l’area tamaiota e termina dalla parte opposta sui piedi di Sodano, che prova a riscodellarla al centro senza trovare però la correzione vincente di un compagno. La replica dei padroni di casa 5′ più tardi. Calcio dalla bandierina di Nonis, che pesca appostato al limite dell’area Paolini. Il numero 7 leggermente decentrato stoppa il pallone e colpisce di prima intenzione, sorvolando di poco la traversa della porta difesa da Russo. Al 23′ ci prova ancora Paolini, che manovra un buon pallone sulla corsia mancina e azzarda il colpo sotto che scavalca la linea difensiva avversaria nel tentivo di cercare in profondità Spetic. Il tamaiota manca di un soffio l’impatto aereo con il pallone. Paolini non si perde d’animo e ci riprova a 6′ dalla fine della prima frazione. Azione in fotocopia: pallone morbido a centroarea dove questa volta Spetic sceglie i tempi giusti per l’inserimento e l’incornata vincente, che non lascia scampo a un Russo troppo fermo. Il pari degli ospiti arriva dopo 7′ della ripresa, compice la trattenuta di Zanette ai danni di Lullaku, smarcato da Beccaro. Il direttore di gara comanda il penalty, che lo stesso Beccaro trasforma spiazzando Esposito. Ancora una volta nessuna delle due formazioni sembra in grado di superarsi. Al 44′ però Zanetti trova lo scatto giusto, su lancio dalle retrovie, per involarsi verso Russo e batterlo con un diagonale preciso. Sembra il gol-partita. Invece 2′ più tardi arriva inattesa la doccia fredda per i padroni di casa, raggiunti da Schena che in mischia, su assist di Cipriani, centra il colpo di testa del 2-2 finale.

Visalli, una gara perfetta, Spetic indovina i “tagli”

I PIÙ
VISALLI – Gara perfetta del centrale tamaiota, padrone dell’area. Arriva sempre per primo sul pallone, esibendosi in puntuali anticipi.
SPETIC – Due “tagli” perfetti, entrambi ispirati da un intelligente Paolini. Sul secondo trova il colpo di testa vincente che sblocca il risultato.
SCHENA – Indispensabile in difesa e prezioso in avanti. Il centrale rossonero sbroglia nella propria aera tutte le situazioni più complicate e nei minuti di recupero trova il guizzo giusto per firmare di testa il gol del pari.

I MENO
NONIS – Giornata grigia per il metronomo delle Furie.
PASELLI – Il punto di riferimento dell’attacco del Domegliara si rivela del tutto

 

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Partita Manzanese – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 28 marzo ’10

 

Manzanese – Tamai 0 – 0

MANZANESE: Del Mestre 6,5, Strussiat 5,5 (32′ st Osso Armellino s.v.), Ciriaco 6,5, Tonizzo 6, Verona 6,5, Gallinelli 6,5, Godeas 6,5 (23′ st Venturini 6), Maracchi 6,5, Grop 6,5, Salvadori 6, Pinatti 5,5 (17′ st Terrida 6). All. Adriano Fedele

TAMAI: Esposito 6,5, Candotti 5,5, Zuliani 6, Dal Cin 6, Visalli 6,5, Zanette 6,5, Salgher 6 (13′ st Paolini 6,5), Nonis 6,5, Zanetti 6, Spetic 6, Quellerba 5,5 (13′ st Zambon 6,5). All. Gianluca Birtig.

ARBITRO: Frizza di Perugina 7,5
NOTE: ammoniti Salvatori, Tonizzo.

MANZANO – La buona partenza del Tamai è un’illusione perché appena la Manzanese prende le misure, inaridendo la fonte di gioco (Nonis), riesce anche a costruire le occasioni più propizie. È il 10′ quando Grop (un ex che voleva lasciare il segno), costringe dal limite Esposito al salvataggio in angolo, 6′ più tardi penetrazione di Ciriaco, ma l’incornata sottorete di Maracchi resta con il colpo in canna e al 25′, con palla dall’angolo corretta dalla testa di Grop, l’urlo di gioia di Godeas è soffocato dalla bandierina alzata dell’assistente. Questione di centimetri, forse di millimetri. L’occasionissima per la Manzanese cade al minuto 31′: Grop è oltre tutti sul fianco destro della difesa tamaiota, l’assistente segnala il fuorigioco, l’arbitro lo ignora per il tocco di un difensore, attimi di incertezza decisiva per il centravanti che smarca Maracchi, ma Esposito ha già trovato il tempo per chiudere.
La prestazione pimpante degli orange dura fino al 54′, quando Godeas ha la palla buona, ma si lascia tentare da un dribbling di troppo, poi il calo di Tonizzo e Salvadori dà il via libera alle trame di Nonis, ben coadiuvato da Paolini e Zambon i cui ingressi cambiano volto alla gara. Bomba di Nonis (63′), Del Mestre in angolo, ma pur sulle ginocchia la Manzanese regge bene fino agli ultimi minuti, davvero terribili: all’80’, conclusione di Zambon, Del Mestre smanaccia, Dal Cin spara a rete e Zanetti non arriva per il tap-in, 82′ palla sottorete di Dal Cin, ma Zambon manca il colpo di tacco vincente, 83′ su azione d’angolo la deviazione di Spetic termina a fil di palo con Del Mestre inchiodato. Il Tamai prova l’assalto fino al 93′, la Manzanese si concede solo alleggerimenti per aggrapparsi a un punto d’oro.

 

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Partita Tamai – Città di Jesolo

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 22 marzo ’10

Tamai-Jesolo 2-3

GOL: pt 9’ Radrezza; st 7’ Spetic, 30’ Zanetti (rig), 38’ Lavagnoli, 41’ Amodeo.

TAMAI: Esposito 6, Dal Cin 6, Zanette 6, Talazzo 6, Candotti 6; Quell’Erba 6.5, Spetic 6.5, Nonis 6.5, Paolini 6.5; Zanetti 7, Zambon 6.5. All. Birtig.

JESOLO: Berto 6, Cosner 6.5, Travaglini 7, Arcaba 6.5, Bigolin 6; Lavagnoli 7, Roma 6, Grujic 6 (st 27’ Poscoliero 6), Radrezza 6.5 (st 41’ Ben Moumen sv); Andreolla 7 (st 25’ Lucchini 6), Amodeo 6.5. All. Tedino.

ARBITRO: Grega di Legnano 6.
NOTE: ammoniti Paolini, Zanetti e Travaglini. Espulso (st 39’) Roma.

TAMAI – Niente da fare: in superiorità numerica le furie non vincono. Dopo aver concesso la rimonta al Pordenone in nove (2-2), il Tamai si fa addirittura superare in casa dallo Jesolo in 10 per l’espulsione di Roma all’84’, vittima della nuova regola anti bestemmia. Partita vibrante, giocata a viso aperto fra due squadre che meritano i playoff. Birtig vuole furie d’attacco e schiera davanti Zanetti, Zambon e Quell’Erba. Tedino mette Amodio prima punta supportato da Andreolla libero di scegliersi la posizione. La prima iniziativa è degli ospiti. Andreolla da fermo cerca la testa di Grujic, che manda la palla a sorvolare la traversa. Al 9’ il vantaggio nerazzurro: Andreolla vince un contrasto e apre per Radrezza il cui diagonale rasoterra si infila a un palmo dal palo più lontano.
Reagiscno le furie. Zanetti trova spazio (14’) e punta Berto. Quando sta per tirare interviene in scivolata in angolo Travaglini. La gara è bella con ripetuti rovesciamenti di fronte. Splendida combinazione al 29’ fra Lavagnoli e Amodeo che centra i pieno il palo alla sinistra di Esposito. Due minuti dopo Nonis su piazzato sfiora l’incrocio. Prima dell’intervallo provano ancora Zanetti e Nonis senza fortuna. In avvio di ripresa (5’) Radrezza manca il raddoppio. L’esterno salta Esposito, ma si va a infilare fra tre difensori che lo bloccano.
Gol mancato, gol subito. Arriva infatti il pareggio di Spetic con un eurogol da 30 metri: 1-1. Occasionissima per Zanetti al 57’, solo davanti a Berto che esce a valanga e respinge la botta del bomber. Rigore per il Tamai al 74’ quando Travaglini crolla su Quell’Erba. Trasforma Zanetti: 2-1. Non ci sta lo Jesolo. Amodeo lancia Lavagnoli che sull’uscita di Esposito infila (78’). All’84’ i nerazzurri restano in 10 per l’espulsione per proteste di Roma. Birtig trema. La maledizione colpisce ancora e pur in inferiorità numerica passano ancora gli ospiti (86′). Piazzato di Lavagnoli testa di Amodeo che vale 3 punti d’oro.

Grande beffa per le furie di Tamai. Vincevano 2 a 1. E pur in superiorità numerica, si sono fatte rimontare e superare dallo Jesolo. Ma mister Birtig, che dopo l’espulsione di un giocatore ospite ha capito che le cose stavano andando male, non molla: «Ci prenderemo i play off».

 

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Partita Pordenone – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 15 marzo ’10

Pordenone -Tamai 2 – 2

GOL: pt 23’ Zanetti; st 5’ Zambon, 9’ Battiston, 24’ Sessolo (rig.).

PORDENONE: Posocco s.v., Cester 6, Elitro 6.5, Tardivo 6.5, Campaner 5, Battiston 6.5, Strizzolo 7.5, Casella 6.5, Rossi s.v. (pt 22’ Pozzer 6), Sessolo 6 (st 25’ Garbini s.v.), Criaco 6.5 (st 37’ De Pin s.v.). All. Bosi.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 5.5, Spetic 6.5 (st 7’ Salgher 5.5), Visalli 6, Zanette 5.5, Paolini 5.5, Nonis 6.5, Zanetti 6, Zambon 6 (st 40’ Quell’Erba s.v.), Giglio 5 (st 20’ Costa s.v.). All Birtig.

ARBITRO: Marini di Roma 6.5.
NOTE: espulsi Posocco (21’) per fallo da ultimo uomo e Campaner (39’) per intervento falloso.

Elogio del Ramarro, deplorazione delle Furie biancorosse, rinsavimento sui provvedimenti arbitrali. Estrema sintesi per raccontare che il Tamai era avanti di due gol e con due uomini in più. Si è fatto raggiungere dal Pordenone in versione “monstrum”. E che l’arbitro si è sentito tanti improperi, quanto risulta aver ragione, ripassando le immagini. Il derby parte frastagliato e sgraziato, mettendosi male per la squadra di Bosi. Posocco viene espulso (21’) per fallo da ultimo uomo su Zanetti in area. La palla toccata dall’attaccante scavalca il portiere, sfila sul fondo, intanto la mano sinistra del pordenonese tocca la spalla sinistra dell’ospite che ruota su se stesso. Per l’arbitro c’è cartellino rosso e rigore, che Zanetti trasforma.
Col Tamai avanti scaturisce la seconda espulsione. Un neroverde è a terra in mezzo al campo, Zanetti continua a giocare finché poi la palla non viene buttata fuori. Campaner mette una mano in faccia all’attaccante, gioco fermo e palla lontana. L’assistente richiama l’attenzione dell’arbitro e il capitano se ne deve andare. Sotto di due uomini, il Pordenone piglia il secondo gol in apertura di ripresa. 5’, Zambon va via a Cester, converge da sinistra e rasoterra raddoppia sul palo più lontano. Il Pordenone non si disunisce, serra le fila e aumentano le verticalizzazioni. Il colpo di testa di Battiston al 9’ accorcia le distanze, dopo corner battuto da Casella. E’ invece il Tamai a disunirsi, farsi vezzoso e inconcludente. L’uscita di Spetic costa. Il Pordenone potrebbe pareggiare già al 21’, ma non è convalidata la segnatura di Sessolo per fuorigioco. Il tiro in porta di Strizzolo è toccato dal compagno in posizione irregolare, anche se l’assistente stava convalidando dirigendosi verso centro campo. Il 2-2 definitivo arriva per fallo su Strizzolo in area ad opera di Zanette, non irresistibile, ma l’attaccante non resiste a cedere di schianto. Rigore, Sessolo firma. Ancora un’opportunità per il Tamai con Zanetti (35’), ma restano il 2-2, le polemiche ed un derby fra i meno lodevoli.

PORDENONE – «Alla fine ho pensato che potevo anche perderla, questa partita». Così parla Gian Luca Birtig. «Non pensavo ci sarebbe stato un contraccolpo nel togliere Spetic in 11 contro 9, invece il Pordenone ha pareggiato. Non si può fare così – commenta l’allenatore del Tamai – analizzeremo per bene le situazioni. Ho visto molti uomini non bene come condizione fisica. Comunque complimenti al Pordenone». Birtig non si rifugia nella diplomazia e sottolinea: «Se non hai rabbia dentro e non dai il cento per cento si fanno di queste figure inqualificabili. Mea culpa su chi ho fatto giocare e sui limiti mostrati dai giocatori». Commento sul rigore per voi e sull’espulsione di Posocco? «La palla andava fuori, ma il portiere ha fatto fallo sull’attaccante». Altre considerazioni da Mauro Lovisa. «Non avevo ancora visto tutto nel calcio – dice il presidente neroverde -. Comunque è una vittoria tattica. Il mister ha saputo far fruttare il 9 contro 11 per un’ora contro una squadra fisica come Tamai». Cosa ha pensato sullo 0-2? «Che finisse in goleada. Si sono visti episodi con decisioni eccessive, come le due espulsioni. Con questo spirito, credo che andremo a Voghera a fare risultato». Incassati indirettamente i complimenti del presidente, Giovanni Bosi evidenzia «grande soddisfazione, smentendo chi dice che il Pordenone ha poco carattere».
Sugli episodi? «Nel primo non ho capito che genere di fallo ci sia stato. Sull’espulsione di Campaner non c’è stato niente che meritasse una tale decisione».

CHI PIÙ
STRIZZOLO – Il più giovane è il simbolo del grande cuore neroverde. Profusione di energia, lucidità sino al termine, esperienza da “vecchio” anche nel “lasciarsi andare” per il rigore del 2-2.
SPETIC – Quando esce se ne accorge il Tamai, che prende gol e non riesce a tenere il gioco.

CHI MENO
TAMAI – Bocciatura collettiva. Mostra i lati peggiori. Avanti di due gol e due uomini, niente più gioco e niente più altro. Per fortuna c’è stato il primo tempo.

 

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Partita Tamai – Porfido Albiano

Articoli tratti da IL GAZZETTINO dell’11 marzo ’10

Tamai – Porfido Albiano 2 – 0

GOL: pt 22’ Spetic; st 32’ Zambon.

TAMAI: Esposito s.v., Dal Cin 6.5, Candotti 6.5, Spetic 7, Talazzo 6, Zanette 6.5, Paolini 6, Nonis 7.5, Zanetti 6 (st 38’ Salgher s.v.), Zambon 6.5 (st 45’ Costa s.v.), Quell’Erba 6 (st 29’ Giacomini s.v.). All. Birtig.

PORFIDO ALBIANO: Maestri 6.5, Allegretti 6, Nardin 6, Paissan s.v. (pt 11’ Elefante 6), Casapulla 6, Agosti 5.5, Cacciotti 5, Michelon 6 (st 4’ Conci 5.5), Pfitcher 5, Tessaro 5.5, Santuari 6 (st 25’ Fusari s.v.). All. Orsini.

ARBITRO: Fuin di Vicenza 6.5.
NOTE: ammoniti Zanette, Paolini, Salgher, Allegretti, Cacciotti, Michelon e Tessaro. Allontanato dalla panchina mister Orsini per proteste. Spettatori 80.

TAMAI – Torna alla vittoria il Tamai e lancia segnali del tipo “il posto playoff è mio e me lo gestisco io”, risalendo provvisoriamente al terzo posto in classifica. Facile contro il Porfido Albiano, mai in grado d’impensierire degnamente la retroguardia biancorossa. Il “senza voto” di Esposito ne è l’emblema.
Nonis e compagnia partono al piccolo trotto, ma subito si rendono pericolosi. 3’, Maestri in uscita avventata permette a Quell’Erba di concludere: angolo. Su una palla filtrata in area al quarto d’ora, dopo un piazzato dalla parte destra, Nardin sfiora l’autorete. La situazione si sblocca al 22’, complice un errore d’interdizione da parte degli ospiti. Nonis (il migliore, pari a quello di due anni fa) da trequarti campo innesca basso Spetic. Buon controllo del centrocampista nel frattempo avanzato, rasoterra e tiro sul quale il portiere non arriva. Maestri è invece due volte attento (32’ e 33’), la seconda su tocco pericoloso ancora di Nardin (incline all’autogol, il ragazzo). Sfumata la soddisfazione per la marcatura personale di Nonis (39’, posizione irregolare di Zanetti), si dissolve la prima frazione.
Il ritmo fatica ad aumentare nella ripresa. Adesso si gioca sotto i fiocchi di neve, anziché frustati dal vento come prima. Mezzo secondo tempo se ne va. Un brivido per la difesa di casa è un pallone che sfila davanti alla porta di Esposito senza alcuna picchiata. Allontanato mister Orsini dalla panchina per proteste, il Porfido Albiano proprio non riesce a costruire. Quello che invece fa il Tamai, e pure bene. 23’: Zanetti calcia di poco oltre il secondo incrocio, da destra, dopo cinque passaggi da fuori area. 30’: Nonis ci prova da una quindicina di metri, spedendo a lato. Il raddoppio è una perla. Zambon riceve ai 20 metri da Spetic largo a destra, controlla la sfera e la colpisce “tagliandola” nell’imprimerle potenza. Il cuoio s’insacca alto, vicino al palo destro del portiere. Né di bello né di brutto c’è altro sino alla fine. Soltanto nevischio, pensando già che domenica le Furie andranno in casa del “riposato” Pordenone.

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Premiazione Nicola Paolini

Domenica 21 febbraio, prima della partita tra Tamai e la “Nobile Decaduta” Venezia, il Presidente Tomaso Elia Verardo ha premiato, davanti ad un numeroso pubblico, Nicola Paolini per le sue 150 presenze con la maglia rossa-bianca.

Nicola, che prima di accasarsi nel Tamai ha militato in Piazze importanti come Thiene e Portogruaro, è da sei anni portacolori delle Furie Rosse. Giocatore importante e decisivo in campo, carismatico e motivatore con i compagni, da alcuni anni porta al braccio la fascia di capitano raccogliendo così l’eredità di Davide Giordano, Luca Cleva e Marco De Marchi, tre ex furie che hanno contribuito a portare questa squadra a militare nel massimo campionato dilettanti

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