Rinvio partita

La partita Montebelluna – Tamai, in programma domenica prossima, è stata rinviata.

La Lega Dilettanti ha accolto la richiesta della società trevigiana, che ha il centrocampista Andrea Borotto convocato con la Rappresentativa di serie D impegnata nel Torneo di Viareggio (1-15 febbraio), ed ha accordato il rinvio.

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Partita Tamai – Union Quinto

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 28 gennaio ’10

Tamai – Union Quinto 1- 0

GOL: pt 16’ Zambon.

TAMAI: Esposito 6.5, Giacomini 6, Zuliani 6.5, Salgher 6 (st 36’ Albanese s.v.), Visalli 6, Zanette 6, Paolini 6.5, Giglio 6 (st 6’ Dal Cin 6), Zanetti 6 (st 13’ Quell’Erba 6), Zambon 7, Spetic 6. All. Birtig.

UNION QUINTO: Visentin 6, Franceschetto 6, Bortolozzo 6, Smanio 6 (st 30’ Sartoretto s.v.), Lanzara 6.5, Flagiello 5.5 (st 1’ Nicoletti 5.5), Rossi 5.5, Bandiera 7, Vianello 6, Zanardo 6, Brunello 5.5 (st 1’ Conte 6.5). All. Tomei.

ARBITRO: Molinaroli di Verona 6.

NOTE: spettatori 150. Ammoniti Visalli, Giacomini, Franceschetto, Bortolozzo e Smanio. Espulso Tomei (81’) per presunte proteste. Angoli 8-3.

 

Tamai, quando il discepolo batte il maestro

Ci pensa il Tamai, a regalare un sorriso al calcio friulano. Con il sudore e la grinta, le Furie Rosse (in bianco per cavalleria) guidate dal discepolo Gian Luca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto di Ermanno Tomei, l’illustre maestro. I trevigiani si arenano dopo una dirompente cavalcata di 7 risultati utili consecutivi e s’inchinano di fronte alla magia risolutrice di uno Zambon in giornata di grazia. I padroni di casa vedono ora riavvicinarsi l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo tra se ed il primo posto fuori dai playoff, occupato ora proprio dagli uomini di Tomei. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio. A partire bene sono le Furie, con un quarto d’ora fatto di pressing e intensità. L’Union ha il fiatone e dopo aver “rischiato” di segnare con Bandiera (il migliore degli ospiti), capitola di fronte alla magia di Zambon. Il numero 10 approfitta in modo spettacolare del solito assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che s’insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’, la partita sembra aver trovato il padrone. Nella ripresa Tomei cambia però volto e vocazione ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei (poi allontanato dal campo), che un po’ speciale è sempre stato, indovina la mossa. In una lunga successione di palle-gol tentano la fortuna Bandiera (destro debole da ottima posizione), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata ben agguantata da Esposito) e Conte (rasoiata a fil di palo). Allo scadere capitan Paolini salva sulla linea e anche l’ultimo tentativo di Lanzara è sventato. Il Tamai può esultare: ha vinto un’autentica battaglia.

Il cuore a volte non basta. Con il sudore e la grinta, qualità meno nobili ma altrettanto efficaci, le furie rosse (in bianco, per cavalleria) dell’allievo Gianluca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto del maestro Ermanno Tomei. I trevigiani rallentano la dirompente cavalcata, fatta di sette risultati utili consecutivi, e si inchinano a una magia risolutrice di Zambon in giornata di grazia. Il Tamai rimette nel mirino l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo con i più temibili pretendenti ai playoff: proprio l’Union Quinto. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio, spezzato da un episodio. Una magia di Zambon. A partire bene sono le “furie”, autrici di un primo quarto d’ora di pressing. L’Union Quinto ha il fiatone e dopo aver rischiato di segnare con Bandiera (il migliore), capitola su una perla di Zambon. Il fantasista del Tamai approfitta in modo spettacolare di un assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che si insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’ e la partita sembra aver trovato un padrone.
Nella ripresa Tomei cambia però volto ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei, che speciale lo è sempre stato, indovina la mossa. La ripresa è un monologo degli ospiti che inanellano palle-gol con Bandiera (destro debole), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata debole) e Conte (rasoiata a fil di palo). Paolo Zanardo ci prova con un guizzo di classe, ma Esposito non si fa sorprendere. Quinto mette alle corde il Tamai per 30 minuti. Le furie sembrano dover crollare da un momento all’altro, ma la porta di Esposito è stregata. La conferma al ’92: gli uomini di Tomei (già espulso per una protesta che poi si scoprirà essere uno scherzo tra lui e gli ex pupilli) usufruiscono del loro terzo ed ultimo corner. La sfera giunge a Capitan Lanzara che si inventa un’incredibile sforbiciata: palla diretta all’angolo ma strepitosamente salvata da Paolini, appostato sulla linea. Vince il capitano del Tamai, vincono le furie di Birtig. L’Union quinto lascia la vicina Provincia di Pordenone con l’amaro in bocca ed un posto ceduto al Venezia in chiave playoff, ma pieno di ottime indicazioni sul futuro del gruppo. La reazione al gol di Zambon è stata veemente e la prova di forza fornita nella ripresa può spaventare qualsiasi di Serie D. Se solo Vianello fosse stato in giornata, la musica sarebbe stata diversa.

 

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Partita Città di Concordia – Tamai

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 25 gennaio ’10

Città di Concordia-Tamai 0-0

CONCORDIA: Pagotto 6.5, Bianco 6 (st 19′ Pavan 6), Rosolen 6, Marson 6, Villotta 6, Rao 6, Capalbo 6.5, Ecwalla 6.5, Monti 6, Boldarin 6, Varutti 6 (st 43′ Cibin, sv).
Allenatore Andreetta.

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6, Salgher 6, Talazzo 6, Zanette 7, Paolini 6, Nonis 6 (st 43′ Candotti sv), Quellerba 7, Zambon 6 (st 33′ Albanese sv), Dal Cin 6.
Allenatore Birtig.

ARBITRO: Camelo di Roma 6.

NOTE: st 30′ espulso Talazzo per doppia ammonizione. Ammoniti Villotta, Rao, Ecwalla, Nonis e Albanese.

 

Dopo la vittoria in extremis nel derby casalingo con la Sanvitese, il Tamai torna dalla terra veneta con un punto frutto di reti inviolate. Quanto basta per mantenere l’ultimo posto del podio, anche se adesso deve guardarsi dal ritorno dello Jesolo vittorioso nella sortita in quel di Belluno. Tra le due squadre c’è un solo punto di distacco.
Per quanto riguarda più dettagliatamente il confronto con il Concordia di mister Andreetta, le “Furie Rosse” di Gianluca Birtig hanno sicuramente avuto maggiori occasioni per violare la rete difesa da Pagotto. La scarsa mira degli avanti e la bravura dell’estremo hanno però inciso in maniera determinante. Non è sicuramente stata una sfida da incorniciare, gara comunque agonisticamente tirata su un campo insidioso per il fondo ghiacciato. Da aggiungere poi, che il Tamai è stato costretto a giocare in inferiorità numerica per l’ultimo quarto d’ora. Complice l’espulsione per un affrettato secondo giallo sventolato a Talazzo, il difensore centrale. Parte bene il Tamai che già al 2′ vede Quellerba innescare il contropiede, traversone per Salgher la cui conclusione viene respinta dall’attento Pagotto. Al 14′ è l’ex Sacilese Monti a mettere i brividi a Esposito. Passata la paura le “Furie” si fanno intrapendenti con Quellerba, Zambon e Dal Cin in rapida successione: dal 15′ al 20′, ma la porta concordiense rimane intatta. Al 27′ Capalbo (giovane classe 1990 appena passato sempre via Sacilese) scodella per Pavan che spedisce fuori misura. Al 37′ è ancora Capalbo a farsi vedere con un preciso cross per Monti: colpo di testa impreciso. Nella ripresa la musica non cambia. Al 16′ Nonis colpisce la traversa, al 22′ Zambon centra il palo esterno. Monti, al 24′, si fa murare da Zanetti e al 28′ Pagotto salva di piede su conclusione di Zambon. Al 30′ Furie Rosse in 10 per l’espulsione di Talazzo. Il Concordia cerca di approfittarne, ma Esposito e i suoi non corrono grossi pericoli portando a casa un pareggio sostanzialmente equo.

Al termine della combattuta sfida, Gianluca Birtig – tecnico del Tamai – non ha dubbi: «È stata una partita che potevamo vincere, almeno come numero di occasioni create». Ma subito dopo aggiunge: «Alla fine il pareggio ci sta bene, perchè abbiamo giocato gli ultimi 15 minuti in inferiorità numerica per l’espulsione di Talazzo, il difensore centrale. Un rosso affrettato, ma l’arbitro non ha sicuramente inciso sul risultato. Bisogna riconoscergli il merito di aver usato lo stesso metro di giudizio».

 

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Partita Tamai-Sanvitese

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 18 gennaio ’10

Tamai-Sanvitese 2-1

GOL: pt 34’ Salgher; st 2’ Nadarevic, 44’ Zanetti (rig.).

TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6, Zuliani 6, Albanese 6.5, Visalli 7, Talazzo 6, Salgher 6.5 (st 7’ Paolini 6), Giglio 6 (st 29’ Costa s.v.), Quellerba 6 (st 17’ Zanetti 6), Zambon 6.5, Spetic 6. All. Birtig.

SANVITESE: Zanier 7, Romanin 6 (st 46’ Pagliara s.v.), Rossi 6, Michieli 6, Pavan 6, Bartoli 6.5, Cacurio 7, Mboup 6.5, Cattelan 5.5 (st 39’ Garlatti s.v.), Campagnolo 6.5, Nadarevic 6.5 (st 26’ Smarra s.v.). All. Tortolo.

ARBITRO: Ricciardella di Verbania 6.5.
NOTE: ammoniti Visalli, Zambon, Spetic, Mboup e Cattelan. Espulso Mboup al 70’ per doppia ammonizione. Spettatori 350.

Gli avversari per la Sanvitese sono come cipolle, che sbuccia con le sue stesse mani: poi la fanno piangere. Al Tamai (che ha certo maggior valore nel potenziale) la squadra di Tortolo fa vedere come parte bene, ma dopo piglia gol. Ripone in parità il risultato appena rientranti dagli spogliatoi, però successivamente si procura un’espulsione ingenua (Mboup). Riesce a rendersi ancora pericolosa, ma nel finale commette un fallo da rigore che costa la partita. I 15 punti di differenza non si vedono per lunghi tratti, però dopo si dilatano a 18. Perché il Tamai tiene la corsa delle battistrada, perché il terzo posto gli sta comodo e giusto, perché quel che non riesce a produrre da solo lo racimola sugli errori altrui. Per spezzare l’equilibrio anche questo legittimamente serve. Partita subito vivace, Campagnolo detta gli assist, Cacurio viene a galla in velocità, Visalli si fa superare solo la prima volta, Nadarevic colpisce fin che ne ha, Albanese tenta pure il gol. Quello che arriva al 34’ da Salgher, dopo che ci era andata più vicina la Sanvitese. Comodo il suo appoggio, sulla palla che Quell’Erba aveva messo in mezzo per Zambon. Il pareggio è la prima cosa bella del secondo tempo, discontinua per la Sanvitese. Nadarevic sfrutta a pieno il pallone che Giglio serve malamente fuori area, di cui Cacurio è divenuto il nuovo gestore e rifinitore. 1’ dopo Salgher trova la traversa da sinistra a negargli il nuovo vantaggio. La Sanvitese insiste (Cacurio, Mboup e Campagnolo), Mboup persiste ed è un peccato non veniale la sua espulsione per doppio giallo con falli nella prima metà della ripresa. Zanier è sempre più attento, sparge sicurezza con interventi fra i pali e uscite plurime. Visalli, Zambon e Talazzo ci provano di testa, Albanese di piede (mano del portiere e traversa), Zambon ancora incrociando. Quando manca 1’ al 90’, capitan Rossi contrasta pesantemente sul piede di Visalli in area: rigore. Dal dischetto Zanetti ritrova la via del gol, spiazzando il portiere nell’angolino alto alla sua sinistra. Derby biancorosso, ma di casa.

TAMAI – Gianni Tortolo si dimena nel corridoio fuori dallo stanzone, ma non esce subito. Gian Luca Birtig si concede prima. «Sono contento – dice l’allenatore del Tamai –, anche se fino all’espulsione la partita è rimasta aperta. Loro sono temibili nelle ripartenze». Rivediamo subito il pareggio, allora? «Nell’intervallo avevo predicato di non fare retropassaggi o scambi in orizzontale a metà campo. Tempo 2’ e sono stato contraddetto. Il pareggio era comunque giusto, finché non siamo rimasti uno in più». E dopo? «Loro sono arretrati, noi abbiamo dato più spinta e concretizzato. Sottolineo però il grande valore di questa Sanvitese e tutto il lavoro che sta facendo Tortolo». Dal quale torniamo dopo la (sua) doccia. «C’è amarezza, sicuramente – sostiene anche con rabbia il tecnico della Sanvitese -. Abbiamo offerto una buona prestazione, fino al loro primo gol avevamo fatto noi la partita. Chiaro che si deve concretizzare e noi qualche problemino lo abbiamo». Il secondo tempo era cominciato nel migliore dei modi? «Dopo il pareggio siamo tornati a giocarcela. L’espulsione però è stata tanto ingenua quanto determinante. Mboup in mezzo al campo serviva a dare equilibrio. Fino al suo allontanamento pensavo di giocarmela anche per vincere. Chiaro che loro hanno altra mentalità, cattiveria ed esperienza. Un altro grande rammarico – sottolinea Tortolo –, oltre a quello di non essermela potuta giocare con un centrocampo vero (il riferimento è per De Cecco, ndr), perché i 15 punti di differenza non si sono visti».

Il derby di serie D dice Tamai. Dopo il botta e risposta Salgher-Nadarvic e un’espulsione (probabilmente decisiva) tra i biancorossi, decide dal dischetto il bomber Nicolò Zanetti, colpendo in extremis. Mister Gian Luca Birtig a fine partita si dimostra gran signore elogiando i rivali e l’organizzazione di gioco data alla Sanvitese da Gianni Tortolo.

 

 

 

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Partita Tamai – Nuova Verolese

Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 11 gennaio ’10

Tamai-Nuova Verolese 2-0

GOL: st 5′ Spetic, 7′ Quell’Erba

TAMAI: Esposito 6,5, Dal Cin 6, Zuliani 6, Talazzo 6,5, Visalli 7, Zanette 6,5, Salgher 6,5 (st 40′ Giacomini s.v.), Giglio 6, Quell’erba 6,5 (st 40′ Costa s.v.), Zambon 7, Spetic 6,5 (st 44′ Candotti s.v.). Allenatore: Birtig (squalificato)

NUOVA VEROLESE: M. Bianchi 5,5, Marchesini 5,5, Danotti 5,5, Rondinella 5,5, Pelati 6, Priori 5,5, Alle 6 (st 29′ Aloisio s.v.), Prandelli 5 (st 10′ Zanola 5,5), P. Bianchi 5, Bodini 5,5 (st 17′ Davide 5,5), Biancospino 5,5. Allenatore: Piovani

ARBITRO: Tesi di Pistoia 6,5

NOTE: ammoniti Salgher, Rondinella, Priori e Biancospino

 

Grazie ad un avvio di ripresa fulminante il Tamai, nonostante le numerose assenze, supera la Nuova Verolese ritornando così al successo. Eppure a partire meglio sono gli ospiti. L’occasione per raccogliere quanto seminato dall’11 di Piovani arriva dopo appena 8′. A dare il la all’azione è Bodini, che con grande intelligenza legge l’incertezza della retroguardia tamaiota, per sorprendere la coppia Zanette – Talazzo con una morbida scucchiaiata a spianare la strada a Pietro Bianchi. Il centravanti ospite, abile a scattare sul filo del fuorigioco e ad involarsi verso la porta di Esposite, fa tutto bene poi però a tu per tu con l’estremo avversario prova a saltarlo in dribbling, Esposito non si fa ipnotizzare e stoppa Bianchi con i piedi, neutralizzando definitivamente la chance. La paura per il rischio occorso sveglia immediatamente il Tamai. La replica dei padroni di casa arriva infatti dopo appena 4′. Quell’Erba trova spazio sulla sinistra e serve in mezzo Zambon, che dal limite mira il palo più lontano ma non riesce a dare potenza al sinistro, facile preda per M. Bianchi. Ormai sono solo le Furie rosse a fare la partita. Al 23′ ancora uno spunto di Zambon. Questa volta è il numero 10 ad ispirare Quell’Erba, che azzarda una palombella di testa cercando di beffare Bianchi, bravo a non farsi scavalcare. Tamai ancora pericoloso 3′ più tardi. Giglio scodella al centro dalla bandierina, Talazzo svetta più in alto di tutti mandando di un soffio alto sopra la traversa. L’angolo che conta però è quello del 5′ della ripresa. A piazzare in mezzo è sempre Giglio ma ad alzarsi per l’incornata vincente è Spetic, che piazza la sfera all’angolino basso alla destra di Bianchi. Passano appena 2′ ed il Tamai chiude i giochi con Quell’Erba, che corregge in rete da una manciata di passi una sfera filtrata tra una selva di gambe. La Nuova Verolese accusa pesantemente il colpo perchè non è più in grado di reagire ed il Tamai amministra sino al termine

 

Zambon anima dell’attacco, Bianchi si lascia ingannare

I PIÙ

Zambon: È l’anima dell’attacco tamaiota. Nel primo tempo sono suoi gli spunti più interessanti.

Quell’Erba: Parte in sordina, scatena nella ripresa, mantenendo in costante apprensione la retroguardia avversaria.

Visalli: Grande partita di sostanza e qualità. Praticamente perfetto in difesa dove presidia senza sbavature la propria fascia.

Migliora solo il Tamai, cominciando bene il nuovo anno. Alla 19. giornata le Furie tengono il passo spedito di chi sta sul podio, senza allontanarsi oltre dalle vincenti Este e Montichiari. Il successo pieno è arrivato sulla Nuova Verolese, che all’avvio sembrava una candidata almeno ai play off se non oltre, mentre ora si trova in mezzo al gruppone. La squadra di Birtig continua a reggere il ritmo delle battistrada, ad essere la migliore delle regionali, a proporsi come squadra da terzo posto. Il quarto si è ulteriormente distanziato

 

 

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