16A TAMAI – Este 2-0

Tamai – Este 2-0
GOL: st 17′ Smrtnik, 31′ Moras
TAMAI: Pirana, Pertoldi, Pramparo, Pradebon (st 23′ Trento), Pessot, Dukic, Zupperdoni, Borgobello, Smrtnik (st 38′ Masia), Moras, Cenci (st 42′ Lubian) All. Lenisa
ESTE: Vencato, Meneghini (st 29′ Albertin), Addolori (st 38′ Forte), Munaretto, Tardivo (st 47′ Meneghetti), Maronilli, Fracaro, Pozza, Segalina (st 16′ De Giorgio), Pereira Neto, Pasinato (st 29′ Nicoloso). All. Zanini
ARBITRO: Cerbasi di Arezzo; assistenti: Mambelli di Cesena e Lusetti di Reggio Emilia
NOTE: ammoniti Borgobello, Smrtnik, Maronilli, Pessot, Zupperdoni, Pereira Neto. Recupero pt 2′, st 6′. Angoli 2-9. Spettatori 250.

TAMAI – Esordio tra le mura amiche per mister Sandro Lenisa, chiamato al compito di dare una sterzata alla stagione delle Furie, non brillante fino a questo momento.
Non effettua grandi stravolgimenti tattici il tecnico, che per il suo “battesimo” biancorosso, opta per un 4-4-2 classico, con Cenci e Zupperdoni larghi sugli esterni e Moras, avanzato per supportare Smrtnik.
Gradevole azione corale del Tamai al 3′. La trama si sviluppa a partire da un recupero difensivo di Pramparo, passando per i piedi di Cenci e Moras, concludendosi con la stoccata di Zupperdoni: rasoterra dal limite dell’area che impegna Vencato alla parata in calcio d’angolo.
Tentativo personale di Moras al 21′. Il numero 10 si accentra dalla sinistra per andare alla conclusione con il suo piede forte: staffilata interessante, controllata con lo sguardo dal portiere.
Si fa vedere l’Este al 25′. Tardivo ha spazio per andare alla conclusione approfittando di un rimbalzo favorevole del pallone. Lob pericoloso che Pirana disinnesca in calcio d’angolo.
Doppia occasione a ridosso della mezz’ora: gli ospiti mancano il vantaggio con Pozza, che di testa, solo a centro area, “regala” il pallone a Pirana. Sul ribaltamento di fronte, azione rapida conclusa da Moras sull’esterno della rete.
Non succede altro fino al fischio della prima metà di gara, con le squadre che ritornano in campo con gli stessi undici.
Tamai ad un soffio dal vantaggio al 14′. Moras dalla sua mattonella supera la barriera con un bellissimo calcio di punizione, ma la palla esce di un nulla alla destra di Vencato.
Rete che finalmente arriva poco dopo.
Azione di contropiede con Moras che porta palla sulla trequarti liberando Smrtnik al tiro. Controllo e conclusione con la punta del piede, che supera il portiere in uscita.
È un Tamai contro tendenza, più lucido e concreto nei secondi 45′. La riprova arriva al 31′ con Moras che allunga le distanze siglando il 2-0. Azione di contropiede ben orchestrata dalla squadra di Lenisa, con Marco che sfrutta il suo movimento abituale, rientrando sul destro e fulminando Vencato sul secondo palo.
L’Este non molla la presa e nel finale si rifà pericoloso, ancora su situazione di calcio piazzato. Neto Pereira colpisce in area piccola da solo di testa, ma Pirana è ben posizionato e blocca.
Attento ancora Pirana sulla punizione diretta di Fracaro al 49′. Reattivo il brasiliano che si allunga deviando in corner con la punta delle dita.
Finalmente il Tamai centra i 3 punti. Per la prima volta in casa, dopo aver fatto risultato a Feltre. La strada è lunga ma i primi passi danno coraggio. Ora il Vigasio ancora al Comunale, per dare continuità. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ La scossa tanto attesa è arrivata. Il Tamai ritrova i 3 punti per la seconda volta in questa stagione, con una prestazione di sostanza e concretezza. Difesa organizzata, centrocampo comparto e attacco che finalmente va a segno con entrambe le sue pedine.

– Non sussistono aspetti negativi nella vittoria casalinga contro l’Este. La squadra di Lenisa si mostra unita tra i reparti, concretizza le proprie occasioni da rete e termina la gara senza subire reti. Un buon segnale che fa ben sperare in vista delle ultime gare dell’anno.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Trasparente, lineare e senza troppi giri di parole. Si presenta così mister Sandro Lenisa, dopo la sua prima gara alla guida del Tamai. Tocca tanti temi nella sua intervista: dal clima trovato al suo arrivo, alla prestazione dei ragazzi, all’atteggiamento necessario da qui in avanti, finendo con qualche spunto sul mercato:” Per tutto l’ambiente oggi serviva un risultato – apre così il suo intervento il tecnico – al di là del fatto che sono appena arrivato e non posso aver fatto grandi cose in 3 giorni. Era importante però partire con il piede giusto, con la consapevolezza che non abbiamo fatto niente e siamo solo all’inizio”.
Come li hai trovati i ragazzi al tuo arrivo?:”Non è stato facile in 3 allenamenti capire le qualità dei singoli. Ho fatto delle scelte in base a quello che conoscevo e adesso pian piano cercherò di capire anche gli altri cosa mi possono dare. La partita l’abbiamo preparata studiando le qualità degli avversari, che sono superiori a noi. La squadra però è stata brava, concentrata e unità per tutti i 90′. Non ha concesso praticamente niente, se non un paio di colpi di testa. È vero anche che dobbiamo alzare i ritmi, essere più aggressivi, ma per arrivare all’obiettivo serve tutto questo. Dobbiamo imparare a fare un certo tipo di gioco, migliorare nell’uscita palla al piede e nei tempi, altrimenti rischi di farti male”.
Tra i difetti da limare anche le palle inattive?:” Io sono dell’idea che sia necessario marcare a uomo in area e ultimamente con il discorso della zona, non si marca più. Infatti mi sono arrabbiato nell’occasione del colpo di testa di Pozza perché i ragazzi si sono presi la responsabilità di marcare a zona anche se ci eravamo organizzati diversamente”.
Una bella iniezione di fiducia in vista dell’importante partita di domenica con il Vigasio: “Noi dobbiamo cercare di fare punti sempre e con tutte. La prossima gara sarà più difficile perché dobbiamo confermarci al di là dell’entusiasmo iniziale. Ci sarà utile per capire se abbiamo per lo meno intrapreso la strada mentale corretta”.
Una mentalità che mister Lenisa ricerca nei suoi, perché tutti sono importanti, al di là dei minuti a disposizione: “Non possiamo pensare che i giocatori possano durare tutti 90′ a questo livello. Dobbiamo acquisire la mentalità giusta. È più importante la qualità dei minuti, piuttosto che la presenza fine a se stessa. Se siamo sulla stessa lunghezza d’onda andremo d’accordo altrimenti c’è il mercato ed ognuno farà le proprie scelte. Oggi ad esempio è stato importante avere entrambi gli attaccanti che tornavano a supporto a difendere. Una squadra che lotta per salvarsi non può permettersi di avere due giocatori che aspettano la palla. Per questo non posso pretendere che i giocatori abbiano sempre i 90′ perché è necessario si sacrifichino. Per arrivare alla fine e tenere questi ritmi abbiamo bisogno di tanta gente”.

Fabrizio Sacilotto

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